Durante la manifestazione , oltre agli intrattenimenti per le vie del borgo, due sono le aree in cui si svolgono gli spettacoli.
Il primo è la Piazza della Torre , ovvero, come suggerisce il nome, lo spiazzo che troviamo in prossimità dell’antica costruzione.
Questo era il luogo in cui a partire dal Trecento, all’esterno delle mura, ogni prima domenica del mese si svolgeva un grande mercato. Dalle città di Lucca, Pistoia, Bologna e Pisa affluivano qui abbondanti e svariate merci, trasportate dai mercanti per mezzo di muli che percorrevano in fila le ripide strade dell’Appennino e raggiungevano Casio dopo alcuni giorni di camminino.
Questo era anche lo spazio in cui venivano eseguite le condanne a morte: essendo Casio la sede del Capitano della Montagna, era qui che avvenivano le sedute giudiziarie dell’intero territorio e che venivano inflitte le pene stabilite. Generalmente, la condanna a morte avveniva per impiccagione, ma alle persone di alto rango era concessa la più nobile decapitazione. Le sentenze erano spesso eseguite nei giorni di mercato, in modo che vi potesse assistere il maggior numero di persone. E c’era chi addirittura accorreva qui appositamente: pare infatti che all’epoca questo genere di “spettacolo” fosse molto apprezzato.
La seconda area di esibizione è la piazza di fronte alla chiesa parrocchiale: la chiesa di San Biagio eretta in seguito alla conquista bolognese del Duecento per offrire ad una popolazione in forte crescita un luogo di culto più vicino della decentrata Pieve, venne costruita con orientamento verso est, ovvero con l’entrata in direzione della torre. Fu proprio in tale secolo che la chiesa venne interamente ricostruita, ad eccezione della parte che ad oggi funge da sagrestia, e fu adottato l’orientamento attuale.